Claudia Taccani
Avvocato e Responsabile Sportello Legale OIPA Italia Odv
sportellolegale@oipa.org

Come ogni anno, all’arrivo della bella stagione, non vediamo l’ora di organizzare gite o vacanze con il nostro cane. Molte destinazioni sono marittime, pertanto la domanda sorge spontanea: possiamo accedere alla spiaggia con il cane o rischiamo di essere allontanati se non, addirittura, sanzionati?

Facciamo un po’ di chiarezza. Essere preparati aiuta a organizzarci bene, con anticipo, ed evitare sgradevoli sorprese.
Anzitutto è bene fare due distinzioni principali: spiaggia libera e privata.
La Regioni, ogni anno, con ordinanza balneare, determinano le prescrizioni che riguardano l’accesso e l’uso della spiaggia, lasciando ai singoli Comuni la possibilità di determinare le zone libere ai quattrozampe.
In caso di spiaggia privata, i singoli concessionari possono dedicare a Fido zone, se non l’intero stabilimento, ottenendo specifica autorizzazione comunale.
Allo stato attuale, fortunatamente, il numero di spiagge aperte ai cani è in crescita, circostanza che risponde alle esigenze dei loro familiari umani.
Diverso è il discorso per i cani salvataggio e per i cani guida dei non vedenti, non sussistendo limiti di accesso.
Purtroppo, fatta questa premessa, risultano ancora presenti ordinanze comunali limitative, che addirittura chiudono qualsiasi possibilità d’accesso ai quattrozampe.

Cosa fare in questi casi?

Ai cittadini contrari a questo orientamento consigliamo di comunicare all’istituzione il proprio dissenso e fare in modo che la pubblica amministrazione faccia marcia indietro o, comunque, individui parti di spiaggia il cui l’accesso sia consentito anche ai cani.
Un utile strumento è quello del reclamo tempestivo ed è bene interessare la stampa locale, sempre per manifestare il proprio dissenso.
Dal punto di vista legale è possibile valutare, nel rispetto della tempistica prevista e se ne sussistono i presupposti, se procedere con un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar).
OIPA Italia, insieme all’associazione Leal e con l’aiuto di un gruppo di cittadini, ha presentato ricorso al Tar della Calabria per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del sindaco di Falerna (CZ), n. 89 del 29 giugno 2020 nella parte in cui vietava, durante la stagione balneare, di condurre sugli arenili “cani o altri animali, anche se muniti di museruola e/o guinzaglio”.
La rigida decisione del Sindaco aveva fatto discutere cittadini ed esercenti commerciali poiché l’accesso ai cani veniva negato in spiaggia, sul lungomare e persino nelle aree verdi.
L’OIPA, insieme agli altri ricorrenti, ha vinto: secondo il Tar, “è illegittima l’ordinanza sindacale che, per preservare il suolo pubblico dall’insudiciamento di cani, vieta che gli stessi siano condotti dai proprietari sui marciapiedi, sulle aiuole di una determinata piazza del territorio comunale e all’interno del cimitero comunale, trattandosi di provvedimento eccessivamente limitativo della libertà di circolazione delle persone”.

In realtà, non è la prima volta che l’OIPA si trova ad affrontare situazioni simili.

Già nel 2013 il Tar della Calabria ha accolto il ricorso presentato dall’OIPA e dall’associazione Earth contro l’ordinanza del Comune di Melito Porto Salvo (RC) nella parte in cui disponeva il divieto di accesso in spiaggia ai possessori di animali. Il Tar anche in questo caso ha scritto in sentenza che “di fatto tale limitazione alla libertà personale costituirebbe un limite non consentito alla libera circolazione degli individui”.
Secondo il Tar, a non essere rispettato sarebbe anche il principio di proporzionalità che “impone alla pubblica amministrazione di optare, tra più possibili scelte ugualmente idonee al raggiungimento del pubblico interesse, per quella meno gravosa per i destinatari incisi dal provvedimento”. Dunque l’amministrazione comunale avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire l’interesse pubblico del decoro, dell’igiene e della sicurezza urbana adottando regole alternative a un assoluto divieto, per esempio individuando aree adibite anche all’accesso degli animali.

Come capire quando possiamo entrare in una spiaggia senza essere passibili di sanzione pecuniaria?

Consultiamo anzitutto i siti del Comune e della Regione per trovare l’elenco delle spiagge aperte ai quattrozampe. Sono online anche siti internet specializzati in questo ambito, che pubblicano elenchi di strutture pet friendly.
Non fidiamoci del passaparola, controlliamo i cartelli affissi all’entrata della spiaggia, in cui di solito è specificato se possiamo o meno entrare con il cane, la fascia oraria e il periodo di riferimento.
La mancanza di un cartello, o la scarsa chiarezza, potrebbe essere motivo di ricorso contro un’eventuale sanzione, ma il buon esito è comunque incerto.
Mai improvvisare: questo è il nostro principale consiglio quando organizziamo un viaggio o un soggiorno con il nostro cane.
Gli animali richiedono la stessa attenzione che si usa verso un minore, e così addirittura è stato indicato in un’importante sentenza di condanna per maltrattamento di animali. Pertanto è doveroso, nei limiti del nostro possibile, programmare con anticipo il trasporto e il pernottamento per goderci in tutta serenità la nostra vacanza o gita fuoriporta a sei (o più) zampe.